In realtà la terra non è sferica per
niente e questo si iniziò a capire intorno al diciassettesimo secolo con il
francese Richer. Questo venne spedito alla Cayenna, che si trova nei pressi
dell'equatore, per eseguire delle misure dell'arco terrestre, per fare ciò
utilizzo un pendolo, al quale era stato costruito in modo tale che il periodo
di oscillazione fosse a Parigi di 1 s. Quando però Richer eseguì la stessa
misura alla Cayenna si accorse che il periodo risultava maggiore, tanto che per
la riportare il valore in modo tale che corrispondesse a 1 s dovete accorciare
il filo; questa diversità lo convinse del fatto che ciò dipendeva dalla lunghezza del raggio perché il periodo di oscillazione del pendolo è uguale a e poiché l'unica
variabile è “g”, cioè l'accelerazione di gravità che chiaramente era diversa
perché era diverso di raggio.
Quindi poiché “g” si trova alla denominatore e il periodo
di oscillazione è maggiore al equatore significa che alla Cayenna “g” era
minore e di conseguenza il raggio terrestre era maggiore.
Quindi il valore di “g” è massimo ai poli e
diminuisce mano a mano che ci avvicinammo all'equatore, questa diminuzione
deriva in primis dalla raggio maggiore e in secondo luogo è dovuta alla forza
centrifuga che si oppone alla forza di gravità, infatti poiché la forza
centrifuga a un vettore che aumenta la sua intensità mano a mano che ci avviciniamo al equatore, il pendolo quindi un po' risente di una forza minore.
Naturalmente la terra, poiché è schiacciata ai poli, ha come figura di riferimento geometrico l’ellissoide a due assi, che si ottiene dalla rotazione di un'ellisse attorno al suo asse minore, però nell’ellissoide di rotazione l'equatore è una circonferenza
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